"Il futuro dei nostri figli è nello sport"
Istituzioni, scuola e associazioni riunite lo scorso 23 novembre a Viterbo in occasione degli Stati generali di pediatria per fare il punto della situazione e tracciare le linee guida per gli anni a venire
Lo sport come modello di vita, soprattutto per i più giovani. È il messaggio che è uscito forte e chiaro dagli Stati generali di Pediatria che si sono tenuti lo scorso sabato 23 novembre a Palazzo dei Priori a Viterbo.
Rappresentanti delle istituzioni, della scuola e delle associazioni si sono ritrovati insieme per tracciare un percorso comune che porti l’attività sportiva a diventare parte integrante della vita del bambino e dell’adolescente, nonostante i dati sempre più preoccupanti che emergono dalle statistiche più recenti.
«L’attività fisica è un investimento per il futuro non solo perché previene patologie ma anche perché aiuta a formare persone abituate a convivere con gli altri, a lavorare in gruppo, a rispettare il prossimo – ha detto Massimo Palumbo, direttore della Pediatria a Belcolle e presidente della Sip (società italiana dei pediatri) Lazio –. Per questo chiedo a tutti di unire gli sforzi per diffondere questa cultura anche a Viterbo».
Sono diverse le esigenze emerse dall’incontro. Tra queste la richiesta al Ministero dell’Istruzione di sbloccare i fondi per l’attività sportiva extracurricolare per farla praticare gratuitamente ai ragazzi, o la proposta di istituire un indirizzo sportivo all’interno del liceo scientifico, già al vaglio della Regione Lazio.
Nel dibattito sono intervenuti anche tre maestri dell’Accademia dello sport: Fabrizio Pellegrini, Michele Maffei e Giuseppe Falco. Partendo dall’analisi dell’evoluzione dell’attività sportiva nelle scuole dagli anni 70 a oggi, si è arrivati a sottolineare l’importanza dell’agonismo e dello sport come modo per imparare a rispettare l’ambiente.
Anche le associazioni presenti (Associazione genitori, Associazione giovane diabetici, Associazione sorrisi che nuotano) hanno sottolineato la loro posizione. Se da un lato sono emerse le difficoltà per la mancanza di personale che assista i bambini diabetici desiderosi di praticare sport nelle scuole, dall’altro è stato sottolineato come nella categoria dei disabili si sia riusciti ad ottenere importanti traguardi nelle competizioni a loro dedicate, gli Special Olympics. L’obiettivo generale rimane quello di favorire l’incontro della scuola con il mondo dell’attività sportiva nel tempo libero.
Un’ipotesi che ha visto d’accordo le istituzioni rappresentate dal sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, dall’assessore comunale Raffaella Valeri e da quello della Provincia, Federico Fracassini. Presenti all’evento anche il commissario della Ausl Luigi Macchitella, il dirigente scolastico di Viterbo Danilo Perroni e Giuseppe Castellucci, presidente Sip Umbria, organizzatore degli stati generali assieme a Palumbo.
