Asl Viterbo, neoplasie dell'apparato digerente: 168 interventi eseguiti nel 2022 presso l'unità operativa di Chirurgia generale e oncologica dell'ospedale Belcolle
nella foto: Asl Viterbo, neoplasie dell’apparato digerente: 168 interventi eseguiti nel 2022 presso l’unità operativa di Chirurgia generale e oncologica dell’ospedale Belcolle
17 luglio 2023

Asl Viterbo, neoplasie dell’apparato digerente: 168 interventi eseguiti nel 2022 presso l’unità operativa di Chirurgia generale e oncologica dell’ospedale Belcolle

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La struttura viterbese al quinto posto nel Lazio per volumi di attività

Nel corso del 2022, presso l’unità operativa di Chirurgia generale e oncologica dell’ospedale Belcolle di Viterbo, diretta da Roberto Santoro, sono stati eseguiti 168 interventi per neoplasie dell’apparato digerente. Solo per fornire un metro di paragone, nel 2019 ne erano stati effettuati103. In particolare, lo scorso anno sono stati operati 94 pazienti per tumore al colon, 20 per tumore al retto, 28 per tumori esofagogastrici, e soprattutto 26 per tumori del distretto epatobiliopancreatico (nel 2019 ne erano stati eseguiti 3), registrando un significativo incremento dei volumi di attività rispetto all’anno precedente e rafforzando il trend di crescita in atto dal mese di marzo 2020.

Complessivamente, in questo lasso di tempo, presso la struttura viterbese, sono stati effettuati oltre 400 interventi per cancro colorettale. Una tendenza di crescita costante che sta trovando ulteriori conferme anche nell’anno in corso. I dati sono stati recentemente certificati dal Programma Regionale di Valutazione degli Esiti degli interventi sanitari (P.Re.Val.E.), curato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio (DEP), che contiene le informazioni relative alle cure erogate da tutte le strutture sanitarie regionali.

I numeri del programma P.Re.Val.E. confermano la Chirurgia generale e oncologica di Belcolle al quinto posto tra le unità operative di chirurgia della intera Regione Lazio, preceduta solo da unità presenti nelle grandi aziende universitarie o ospedaliere della Capitale. Al primo posto tra quelle degli ospedali delle altre aziende sanitarie romane e delle provincie laziali. E, soprattutto, l’unico ospedale di Asl ad eseguire la chirurgia del fegato e pancreas, per cui è stato possibile ottenere nel corso di questo anno l’accreditamento del percorso diagnostico e terapeutico per il carcinoma epatico, dopo quello già ottenuto per il carcinoma del colonretto nel 2017.

La chirurgia oncologica della Asl viterbese - il commento di Roberto Santoro -  conferma il trend di crescita avviato da ormai 3 anni, sia per volumi di attività, sia a livello della qualità delle prestazioni erogate. Questo si riflette direttamente sulla qualità della vita dei cittadini assistiti, essendo, la nostra, la provincia con il più alto tasso di anzianità a livello regionale. Questo elemento demografico, unito alle possibili distanze con i luoghi di cura, può essere un fattore correlato a possibili ritardi diagnostici e a conseguenti risultati deludenti sull’indice di sopravvivenza. Poter, invece, offrire queste prestazioni di alta specializzazione e complessità nella nostra azienda, è una grande opportunità per l’intera popolazione del Viterbese e motivo di soddisfazione per noi operatori sanitari”

È il risultato di un costante lavoro sul campo e di una moderna organizzazione ospedaliera che oggi pongono la struttura di Belcolle come polo oncologico di riferimento per l’intero alto Lazio – aggiunge Enzo Maria Ruggeri, direttore del Dipartimento oncoematologico della Asl -. È la dimostrazione che la sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale produce risultati importanti e, soprattutto, aumenta la fiducia che i pazienti ripongono quotidianamente nei confronti della nostra struttura”.

I dati certificati che ci arrivano dalla Regione Lazio – conclude il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – riconoscono il lavoro svolto dalla nostra struttura di riferimento, ma anche a livello dipartimentale, nell’ottica della multidisciplinarietà e del coinvolgimento attivo di tutti i professionisti impegnati nei percorsi di pressa in carico di questi bisogni di salute, così impattanti nella vita dei cittadini della nostra provincia e dei loro cari. Dobbiamo proseguire su questa strada che si caratterizza per il costante miglioramento della qualità erogata, della crescita professionale e dello sviluppo di nuove competenze. Il team del dottor Santoro, da questo punto di vista, è uno degli esempi a cui fare riferimento a livello aziendale”.