Per diventare volontario Abio o per ricevere maggiori informazioni è possibile rivolgersi al 324/8637263 o mandare una mail all'indirizzo abioviterbo@libero.it
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30 maggio 2014

Bambini in ospedale, a Viterbo i volontari Abio per assistere i più piccoli

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Il racconto dell'assistenza e della cura dei piccoli pazienti del Viterbese attraverso la testimonianza diretta di uno degli operatori. Novella Bentivoglio (volontaria Abio dal 2008): «Cerco di dare agli altri quello che non potuto ricevere da bambina»

Portare in corsia una ventata di spensieratezza per tutti quei bambini ricoverati che si ritrovano a trascorrere le giornate tra la paura della malattia e la mancanza dell’ambiente familiare. La vita del volontario Abio si svolge così tra attività di gioco, interazione e allegria per far sentire a casa i piccoli pazienti.

«Ho cominciato nel 2008 ai tempi della formazione del primo gruppo di Viterbo – afferma Novella Bentivoglio, volontaria dell’Associazione per il bambino in Ospedale -. L’entusiasmo che mi ha accompagnato in tutti questi anni è stato fondamentale per rapportarmi nella giusta maniera con i piccoli pazienti. Quando entro in ospedale lascio fuori tutti i problemi personali e mi dedico completamente al servizio di assistenza».

Durante le attività di gruppo si cerca di far interagire i bambini per farli sentire a loro agio anche quando la sera si ritrovano soli senza punti di riferimento. «Cerchiamo di coinvolgerli in attività che non siano alienanti ma che favoriscano l’interazione e la nascita di nuove amicizie – racconta Novella -. Il responso è sempre positivo e capita a volte che quelli che all’inizio erano restii a partecipare, alla fine non vedano l’ora di gettarsi a capofitto in nuove attività».

Per diventare volontari bisogna seguire un corso di formazione costituito da cinque incontri teorici e da sessanta ore di tirocinio in ospedale affiancati da un tutor. «Chi vuole far parte di questo mondo deve disporre sicuramente di tanta fantasia e molta pazienza – continua Novella -. Ricordo di aver cominciato perché sentivo di dover dare agli altri quello che non ho potuto ricevere quando ero più piccola. Per problemi di salute sono stata ricoverata più volte in ospedale e ricordo di aver sofferto la mancanza di un aiuto».

Una dedizione verso il prossimo che contraddistingue tanti volontari dell’Associazione. «Molti dei nostri collaboratori si sentono coinvolti in prima persona perché hanno dovuto seguire passo passo il ricovero dei propri figli in ospedale. È un qualcosa che ti rimane e che ti spinge ad aiutare il prossimo».

Non solo assistenza in corsia ma anche un contributo concreto nel fornire ai piccoli pazienti un ambiente confortevole, moderno e accogliente. «Abbiamo contribuito assieme a “30 ore per la Vita” al rimodernamento di tutti i locali dell’unità di Pediatria di Belcolle. Siamo impegnati in maniera costante con la Ausl per offrire, quello che ci piace dire, un “ospedale a misura di bambino».

Uno sforzo costante ripagato dall’affetto dei bambini e dal loro entusiasmo. «Ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto sia grande quello che questa esperienza mi offre – aggiunge con soddisfazione Novella -. Basta un semplice sorriso alla fine di un turno faticoso per riscattare completamente tutta la fatica, perché sai di aver raggiunto il risultato che ti eri prefisso». 

Per diventare volontario Abio o per ricevere maggiori informazioni è possibile rivolgersi al 324/8637263 o mandare una mail all’indirizzo abioviterbo@libero.it