L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza.
nella foto: L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza.
11 aprile 2014

Sert di Viterbo, lotta alle dipendenze nella nuova sede di prima accoglienza

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Droga, alcool e gioco d'azzardo le patologie da sconfiggere. L'attività degli specialisti della struttura inaugurata nel centro storico della città. Giaccone, direttore Sert: «Per gli utenti, piani di riabilitazione individuali per uscire dal tunnel della tossicodipendenza e della ludopatia»

Un approdo sicuro, un punto di riferimento per chi combatte quotidianamente la propria battaglia contro droga, alcool e gioco d’azzardo. Nella nuova sede del Centro di prima accoglienza del Sert di Viterbo, inaugurato lo scorso 9 aprile, i cittadini in difficoltà potranno ricevere tutte le cure necessarie per sconfiggere la propria dipendenza.

«Supportiamo l’utente secondo le sue necessità con un piano di riabilitazione individuale basato sul lavoro dell’equipe multidisciplinare che lavora nel Centro - spiega Anna Rita Giaccone, direttore del Sert-. Qui affluiscono persone con forme molto diverse di dipendenza, fisica ma anche di natura psichica. Basti pensare a tutte quelle forme patologiche che rientrano nella casistica dei disturbi ossessivo-compulsivi legati al gioco d’azzardo, internet o i videogiochi».

L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza. L’utente ha a disposizione numerose attività finalizzate a migliorare la salute e lo sviluppo delle competenze individuali e relazionali.

Laboratori di cucina, informatica,  lettura e ginnastica vanno ad integrarsi con l’attività di cineforum e con interventi di consulenza sociale e sanitaria a favore degli utenti.  A questo si aggiunge la presenza di gruppi di auto mutuo aiuto e servizi per la quotidianità come la distribuzione dei pasti o servizi di lavanderia.

«Mi occupo del laboratorio creativo, una delle ultime novità di quest’anno - spiega Federica Morucci, psicologa del Centro di prima assistenza -.  Ogni settimana realizziamo diversi lavori, utilizzando pasta di mais, gessi, legno. In questo modo stimoliamo la creatività e l’interazione tra i vari utenti. Alcuni di loro all’inizio erano un po’ scettici ma poi dopo i primi giorni di rodaggio c’è stato un feedback molto positivo, quasi inaspettato».

Un rapporto quello con gli operatori che si sviluppa di giorno in giorno e da cui dipende il ritorno alla vita del paziente. «La maggiore gratificazione di questo lavoro - spiega Laura Cortese, psicoterapeuta e operatrice del Centro - sta nell’essere testimone di un percorso di riabilitazione andato a buon fine. Ogni volta sono felice nell’aver aiutato anche solo uno dei nostri pazienti ad essere uscito da uno dei momenti più bui della sua esistenza».

Il Centro realizzato grazie a un finanziamento regionale erogato tramite il Fondo nazionale per la lotta alla droga, consentirà presto di attivare nuovi servizi in aggiunta a quelli ad oggi operativi, in vista di un potenziamento della collaborazione tra istituzioni e associazioni di volontariato.

«Con un adeguato piano regolatore riusciamo a dare risposte sul territorio. La sinergia con la Ausl e con quanti collaborano per prestare assistenza resta un ingrediente fondamentale - sottolinea Fabrizio Fersini, assessore ai servizi sociali -. Credo che in questo Centro sia possibile trovare il senso ultimo dell’accoglienza,  dell’unità del tessuto civile cittadino che sente la necessità di occuparsi delle persone più in difficoltà».

La struttura si trova in via San Giovanni Decollato, 4 ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 15. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla dottoressa Anna Rita Giaccone (334 6738215) oppure al dottor Luca Piras (329 6162836).

L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza. L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza. L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza. L'accesso alla struttura è gratuito e volontario per una prima accoglienza e per un successivo invio ai servizi territoriali di competenza.