Coronavirus, Asl Viterbo: "È iniziata anche nella Tuscia l'indagine di sieroprevalenza della Regione Lazio"
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11 maggio 2020

Coronavirus, Asl Viterbo: “È iniziata anche nella Tuscia l’indagine di sieroprevalenza della Regione Lazio”

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Oggi, alla Cittadella della salute di Viterbo e all'ospedale di Tarquinia, test sierologici al personale della Polizia di Stato.
Da domani si parte con i primi 366 operatori sanitari della Asl di Viterbo

Da questa mattina anche la Asl di Viterbo ha avviato l’indagine di sieroprevalenza per la ricerca degli anticorpi diretti verso il virus SARS- CoV-2, voluta dalla Regione Lazio, che vedrà il coinvolgimento del personale sanitario, appartenente alle forze dell'ordine, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti, degli ospiti e dei dipendenti delle Rsa.

Obiettivo: valutare la situazione immunologica di alcune comunità ristrette che, in questi mesi, hanno avuto un maggiore potenziale rischio di esposizione al virus. L’adesione al prelievo venoso è individuale e volontaria. La persona che si sottopone al test viene preventivamente informata della valenza e dei limiti dello stesso, sottoscrivendo l’autorizzazione all’utilizzo dei dati e dei risultati ai fini di attività di sanità pubblica. I numeri di adesione saranno comunicati al termine dell’indagine.

L’indagine sierologica è partita questa mattina, alla Cittadella della salute di Viterbo e a Tarquinia, con l’esecuzione dei prelievi sul personale della Polizia di Stato e si protrarrà nei prossimi giorni, secondo modalità e calendari concordati. Domani si partirà con i primi 366 operatori sanitari che saranno sottoposti al test.

I centri abilitati per l’esecuzione e per l’accettazione dei prelievi sono: Viterbo (Cittadella della salute e ospedale di Belcolle), ospedale di Tarquinia, ospedale di Civita Castellana, ospedale di Montefiascone.

La processazione dei campioni avverrà nei lavoratori analisi di Belcolle e di Civita Castellana che, da mercoledì, entreranno a pieno regime con una capacità di refertazione di circa 600 test al giorno.

 

In caso di positività sierologica, la persona sarà sottoposta al tampone nasofaringeo per la ricerca dell’RNA del virus SARS- CoV-2.