Attivata a Belcolle la prima week surgery polispecialistica
Nel reparto individuati 24 posti letto occupati da pazienti destinati ad interventi chirurgici
di bassa e media complessità che prevedono una degenza dalla durata massima di cinque 5 giorni
Da questa mattina è operativa la prima week surgery polispecialistica dell’ospedale di Belcolle. Nel reparto, dotato di 24 posti letto e situato al sesto piano del complesso ospedaliero viterbese, verranno ricoverati i pazienti destinati ad interventi chirurgici di bassa e media complessità che prevedono una degenza dalla durata massima di cinque 5 giorni.
L’apertura del nuovo servizio è stata comunicata nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella della salute di Viterbo dal direttore generale della Asl, Daniela Donetti, dal direttore sanitario aziendale, Antonio Bray, e dal direttore amministrativo aziendale, Maria Luisa Velardi.
La week surgery polispecialistica risponde a un modello organizzativo per intensità di cure, assistenza e durata di degenza. Il percorso prevede il recupero della centralità dell’utente, l’appropriatezza del ricovero e del percorso.
“Attraverso la week – commenta Daniela Donetti – la nostra azienda attiva un servizio di cui avevamo bisogno e che ci consente di ridurre la degenza media ospedaliera per i pazienti con patologie di complessità media e bassa. Questo permetterà all’utente di anticipare il recupero funzionale post chirurgico, di ridurre il periodo di allontanamento dall’ambiente familiare e, tramite una precoce mobilizzazione, e di ritornare alla vita abituale e alla ripresa dell'attività lavorativa”.
Il modello week surgery prevede l’azzeramento della degenza pre ospedaliera e l'utilizzo di tecniche chirurgiche a minore invasività, con un’ottimizzazione dei posti letto, una riduzione dei tempi di attesa e con una conseguente razionalizzazione delle risorse umane e delle spese di gestione.
In questa prima fase di attivazione della Week Surgery Polispecialistica, verranno ricoverati i pazienti che devono sottoporsi a interventi di chirurgia per l'urgenza, chirurgia generale, chirurgia vascolare, chirurgia otorinolaringoiatrica, chirurgia maxillofacciale, chirurgia bariatrica e chirurgia senologica. Successivamente nel modello organizzativo verranno incluse altre specialità chirurgiche.
“Questa metodica di ricovero – conclude Donetti – va di pari passo con una riorganizzazione dell’ospedale che, dal modello tradizionale basato sui reparti, con annesse le risorse produttive, intendiamo trasformare in una struttura organizzata per intensità di assistenza e di cura. Questa modalità organizzativa non è un semplice accorpamento di reparti con degenze uniche, ma comporta di fatto una riorganizzazione delle attività per processi, che supera i reparti aggregando i posti letto per aree omogenee suddivise per intensità di cura, ponendo al centro dell’attenzione il bisogno del paziente”.