A partire dal 2015 è prevista l'apertura di nuovi punti di accesso a Viterbo e nei comuni di Marta, Grotte Santo Stefano, Tarquinia, Soriano nel Cimino, Canepina e Ischia di Castro.
nella foto: A partire dal 2015 è prevista l'apertura di nuovi punti di accesso a Viterbo e nei comuni di Marta, Grotte Santo Stefano, Tarquinia, Soriano nel Cimino, Canepina e Ischia di Castro.
30 dicembre 2014

Assistenza infermieristica, risultati positivi per i centri Asl dedicati ai bisogni del malato

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Presentati i dati relativi al 2014 dei Punti di assistenza infermieristica presenti nel Viterbese. A partire dal nuovo anno prevista l'istituzione di nuove strutture in tutta la Provincia. Riccardi, dirigente Saio della Asl: «In questo modo assicuriamo la continuità assistenziale»

Bilancio più che positivo per l’attività dei cinque Punti di assistenza infermieristica (Painf) della Asl  che con circa 6000 prestazioni erogate al 30 novembre documentano il lavoro che si è svolto durante l’anno all’interno dei centri istituiti nel Viterbese.

«Si tratta di numeri importanti che diventeranno ancora più significativi quando si sommeranno con quelli del mese di dicembre – afferma Roberto Riccardi, dirigente Saio (Servizio assistenza infermieristica e ostetrica) -. Siamo giunti alla conclusione di un anno positivo che è stato caratterizzato da un incremento del volume di attività e dalla nascita di un nuovo ambulatorio all’interno del quartiere del Carmine a Viterbo».

Le strutture presenti sul territorio sono gestite interamente da personale infermieristico e offrono prestazioni  che spaziano dalle semplici medicazioni  fino agli interventi di presa in carico degli utenti, con la pianificazione di percorsi specifici assistenziali.

Nati come centri afferenti al Saio della Asl, i Punti di assistenza infermieristica consentono di ridurre il numero di accessi inappropriati nei Pronto Soccorso, ottimizzando le risorse sanitarie e offrendo una forma di assistenza più vicina al domicilio del malato.

«Il progetto fonda i suoi presupposti su uno scenario in cui è necessario dar vita a nuove forme di assistenza territoriale che compensino la razionalizzazione dei posti letto per acuti all’interno degli ospedali – spiega Riccardi -. L’affermazione dell’autonomia professionale infermieristica ha consentito lo sviluppo di strutture in cui, operando sempre in stretta connessione con i medici di famiglia, si consente la gestione di utenti con patologie cronico degenerative e l’assistenza post ricovero ospedaliero».

Ad oggi i Painf attivi nella Tuscia sono cinque: due a Viterbo, presso il quartiere del Carmine e nella casa di cura Villa Rosa, e uno a Ronciglione, Piansano e ad Acquapendente. In tutto il 2013 nel solo capoluogo le prestazioni erogate erano state 2865, numero già abbondantemente superato al 30 novembre di quest’anno, giorno in cui è stata registrata la prestazione numero 3455.

«Nell’ambulatorio – continua Riccardi - la presa in carico del paziente risponde ai bisogni di assistenza attraverso l’uso di metodologie e strumenti di pianificazione. In aggiunta, il personale infermieristico, promuove processi di autocura al fine di realizzare una partecipazione attiva e consapevole alle scelte di natura assistenziale. In questo modo si migliorano l’accessibilità e la fruibilità ai servizi sanitari, si assicura la continuità assistenziale e si promuove l’attività di prevenzione e di educazione alla salute».

A partire dal 2015 e in collaborazione con le Amministrazioni comunali, è prevista l’apertura di nuovi punti di accesso nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo e nei comuni di Marta, Grotte Santo Stefano, Tarquinia, Soriano nel Cimino, Canepina e Ischia di Castro.

È possibile accedere ai Punti di assistenza infermieristica tramite prescrizione medica e modulistica del Servizio sanitario nazionale. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata all’interno del portale della Asl.