Passi d'Argento nasce nel 2009 in recepimento delle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità per un "invecchiamento attivo" della popolazione.
nella foto: Passi d'Argento nasce nel 2009 in recepimento delle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità per un "invecchiamento attivo" della popolazione.
9 ottobre 2014

Anziani, indagine sui fumatori del Lazio per migliorare l'assistenza alla salute

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Resi noti i dati raccolti dall'indagine Passi D'Argento edizione 2013, rilevati sugli over 65 con la collaborazione della Ausl di Viterbo. Trovato, referente del monitoraggio: «Attenzione ai bisogni della popolazione per intervenire con appropriatezza»

Gli anziani del Lazio con età superiore ai 65 anni fumano in una percentuale più elevata, circa il 12%, rispetto al popolo della terza età delle altre regioni d’Italia. Sono questi i dati che emergono dall’indagine 2013 Passi D’Argento,  realizzata in collaborazione con la Ausl di Viterbo, all’interno del territorio regionale.

«Numeri che fotografano una realtà in cui assieme al Lazio, si accompagnano le percentuali elevate di fumatori registrate in Liguria, Lombardia, Sicilia e Friuli Venezia Giulia - afferma Filomena Trovato, referente del progetto per la Ausl di Viterbo -. Questi dati confermano quanto sia importante proseguire con il monitoraggio della popolazione anziana per offrire interventi socio-sanitari e assistenziali che siano adeguati alle esigenze degli over 65».

Passi d’Argento nasce nel 2009 come recepimento delle indicazioni fornite dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per un “invecchiamento attivo” della popolazione con una partecipazione constante alla vita sociale, economica, culturale e civica del Paese.

«Nel Lazio il 67% degli interpellati è stato sconsigliato da un medico o un operatore sanitario a proseguire nella sua attività di fumatore - continua Trovato-. Segno dell’attenzione riservata alla problematica che con il proseguo del progetto permetterà di indirizzare a livello regionale tutti gli interventi necessari per la tutela della salute del cittadino».