Coronavirus, Asl Viterbo: "Dall'11 marzo 1147 persone prese in carico dalla rete diabetologica aziendale in teleassistenza"
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28 aprile 2020

Coronavirus, Asl Viterbo: “Dall’11 marzo 1147 persone prese in carico dalla rete diabetologica aziendale in teleassistenza”

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Grazie alla cartella clinica informatizza e alla app dedicata
che consentono un contatto diretto per le persone con diabete, bambini e adulti

Dall’11 marzo ad oggi, in 7 settimane di lockdown, su 1276 visite prenotate presso la Rete diabetologica della Asl di Viterbo, 1147 pazienti sono stati gestiti in teleconsulto, mentre quelli visitati in ambulatorio per urgenze non differibili sono stati 129 (circa il 10%).

Sono numeri importanti per i servizi aziendali che fanno capo alle unità operative Centro diabetologico adulti, diretto da Claudio Grande, e Diabetologia pediatrica, diretta da Claudia Arnaldi, che, dall’inizio dell’emergenza COVID, hanno messo in campo uno sforzo organizzativo consistente per potenziare l’attività assistenziale da remoto. Obiettivo: ridurre l'accesso e l’affollamento nelle strutture, in linea con le direttive regionali, e, nel contempo, garantire la continuità assistenziale per le persone con diabete.

Tale modalità assistenziale, oltre a contribuire alla riduzione delle complicanze acute e croniche del diabete, ha facilitato una riduzione di accessi impropri al pronto soccorso e l’attivazione di ricoveri ospedalieri, particolarmente gravosi e a rischio in questo difficile momento. “La teleassistenza in Diabetologia – spiega Claudio Grande - è possibile grazie all’utilizzo della cartella clinica informatizzata, in rete su tutta la Asl viterbese. La cartella permette di avere a disposizione la storia clinica dei pazienti diabetici, di visualizzare gli esami di laboratorio eseguiti presso qualsiasi laboratorio aziendale, di rilevare, attraverso specifici reminder, un eventuale peggioramento del compenso metabolico con una conseguente pronta presa in carico del paziente, di produrre la ricetta dematerializzata e di comunicare con gli utenti, grazie a una app scaricata sullo smartphone”.

Un altro strumento fondamentale per l’assistenza sono le piattaforme dedicate e certificate di elaborazione e condivisione dei dati per i pazienti utilizzatori di tecnologie (monitoraggi flash o in continuo del glucosio, microinfusori, sistemi integrati). I pazienti possono comunicare con i diabetologi della Rete (Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente) tramite l’app o la mail aziendale centro.diabetologico@asl.vt.it e i numeri telefonici presenti sul sito aziendale. In particolare per Viterbo i numeri telefonici dedicati sono lo 0761236280 – 237512, attualmente attivo dalle 8 alle 17, e il fax 0761236287 per richiedere assistenza o documentazione (ad esempio piani terapeutici non rinnovati automaticamente).

Il team di diabetologia (medici, infermieri, dietisti, psicologo) ogni giorno contatta telefonicamente i pazienti in appuntamento (o i rispettivi caregiver), o segnalati dai reminder in cartella o che si sono rivolti al Centro tramite l’app, verifica le condizioni cliniche, prende visione degli esami in cartella o li registra se inviati via mail o fax, valuta i dati sulle piattaforme dedicate per le tecnologie, concorda eventuali modifiche della terapia, richiede accertamenti se necessario. A conclusione della visita il paziente riceve una relazione clinica e l’appuntamento per il controllo successivo, come previsto dal percorso di cura, via email o tramite l’app. Se necessario, la documentazione può essere inviata via email o via fax al medico curante e, qualora sia prevista una prescrizione, il diabetologo provvede all’invio al paziente del codice NRE via email o app.

L’attività in teleassistenza – spiega Claudia Arnaldi - permette a tutto il team diabetologico di eseguire le visite programmate, garantendo la continuità assistenziale e dando al paziente il supporto multidisciplinare che caratterizza la presa in carico delle persone con diabete. Questa nuova modalità permette, tra l’altro, di evitare l’allungamento delle liste d’attesa alla ripresa delle attività ordinarie. Infatti, vengono posticipate soltanto le prestazioni differibili previste ogni 6/12 mesi, come lo screening delle complicanze, mentre in ambulatorio vengono programmate esclusivamente le visite che rivestono carattere di urgenza (nuovi esordi, gravidanze alla prima valutazione, pazienti scompensati, valutazioni urgenti per piede diabetico). Tutti i pazienti hanno espresso un elevato grado di soddisfazione rispetto all’attività di telemonitoraggio apprezzando la certezza di non essere lasciati soli con le problematiche relative alla propria patologia cronica in questo periodo emergenziale e la possibilità di mantenere il rapporto di fiducia con il proprio team curante. Questa si protrarrà per tutto il periodo in cui il distanziamento sociale sarà necessario per il contenimento dell’epidemia COVID-19”.