La biopsia renale nelle malattie rare
nella foto: La biopsia renale nelle malattie rare
3 giugno 2019

La biopsia renale nelle malattie rare

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Venerdì 7 giugno convegno Ecm presso l'aula magna dell'Università della Tuscia

Venerdì 7 giugno, a partire dalle ore 9,30, presso l’aula magna dell’Università della Tuscia, si terrà il convegno Ecm “La biopsia renale nelle malattie rare”. Responsabile scientifico dell’iniziativa è il direttore dell’unità operativa di Nefrologia e dialisi dell’ospedale di Belcolle, Sandro Feriozzi.

 

Il corso formativo è rivolto ai medici specialisti in nefrologia, genetica medica, anatomia patologica, reumatologia, medicina interna, pediatria, medicina di laboratorio, ai farmacisti e agli infermieri.

 

“La biopsia renale – commenta Sandro Feriozzi - è una straordinaria procedura per la corretta diagnosi delle malattie renali parenchimali. Moltissime patologie renali sono classificate nelle malattie rare. Le glomerulonefriti primitive rappresentano il capitolo più ampio. La sola glomerulopatia a lesioni minime non è considerata rara. Inoltre, in numerose patologie rare la biopsia è molto spesso la tecnica che porta alla diagnosi non sempre sospettata. Ne sono esempio le biopsie eseguite nelle patologie da accumulo intracellulare cellulare ereditarie come la malattia di Anderson Fabry o in patologie con ematuria come la sindrome di Alport”.

 

Le recenti acquisizioni nella patogenesi e nella terapia hanno rinnovato l’interesse per il coinvolgimento renale in corso di patologie non frequenti come la sindrome emolitico uremica, le patologie renali da dis-regolazione del complemento od anche la sarcoidosi.

 

“Il convegno – conclude Feriozzi - si propone di fare una sintesi delle conoscenze del coinvolgimento renale in corso di malattie rare al fine di migliorarne la consapevolezza nella comunità dei nefrologi per un appropriato approccio sempre più corretto ed appropriato alle terapie che molto spesso hanno un importante impatto economico”.