"Goji VIP Viterbo" è una delle 53 associazioni della VIP Italia Onlus sparse in tutto il territorio italiano e nella Repubblica di San Marino.
nella foto: "Goji VIP Viterbo" è una delle 53 associazioni della VIP Italia Onlus sparse in tutto il territorio italiano e nella Repubblica di San Marino.
11 gennaio 2014

Clown in corsia, assistere i malati con un sorriso

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Dal 2008 l'associazione "Goji VIP Viterbo" regala risate terapeutiche negli ospedali. Imprese e soddisfazioni di una "vita da clown" attraverso la testimonianza diretta degli operatori

«Come ci chiamiamo nella vita di ogni giorno non conta. Quando siamo nelle corsie d’ospedale per dispensare un sorriso a chi ne ha bisogno, siamo semplicemente i clown che abbiamo scelto di essere. Questa è la nostra vera vita». Lo spiega con volto sincero e un naso rosso per conferma uno degli operatori dell’associazione “Goji VIP Viterbo”, Onlus che ha fatto della clownterapia un’arma potente contro la malattia e la tristezza.

Clown Egodì, questo il suo nome in corsia, chiarisce cosa significhi per lui “Vivere in Positivo”, come recita l’acronimo “VIP” dell’associazione.

«Si diventa clown semplicemente per la voglia di donarsi agli altri. Ci sono tanti modi per farlo, chi sceglie questa strada è perché sente che è quella più vicina alla sua sensibilità» chiarisce Clown Egodì mentre i compagni di “risate terapeutiche” si agitano con vitalità sullo sfondo.

“Goji VIP Viterbo” è una delle 53 associazioni della VIP Italia Onlus sparse in tutto il territorio italiano e nella Repubblica di San Marino. A Viterbo nasce nel 2008 per promuovere il “Vivere in Positivo” in ogni situazione di disagio fisico o sociale attraverso l’attività portata avanti negli ospedali, case di riposo e carceri tramite eventi, pubblicazioni e testimonianze.

«Cerchiamo di dare un po’ del nostro tempo a chi non sta bene - precisa la dolce clown Puzzy dai capelli a spazzola e dallo sguardo tenace -. A Viterbo ci potete trovare nei reparti di medicina, oncologia e pediatria dell’ospedale di Belcolle. Siamo poi nel reparto di geriatria di Montefiascone e nella casa di degenza di Villa Immacolata».

«Tra i vari impegni – aggiunge Puzzy - portiamo avanti anche l’allestimento di uno spettacolo teatrale con i ragazzi diversamente abili del centro socio-riabilitativo San Carluccio “Apertamente”».

Per diventare clown terapeutici c’è bisogno di una formazione continua. Serve un allenamento costante per sviluppare competenze tecniche e artistiche, emozioni positive e qualità come l’accettazione, l’accoglienza, la condivisione, l’ascolto e la sintonia.

«La nostra preparazione ci permette di affrontare anche situazioni difficili – precisa sicura clown Puzzy -. Laddove c’è un disagio o un aspetto negativo cerchiamo al contrario di ribaltare la situazione e vederla esclusivamente attraverso un’ottica positiva. Non sempre è facile ma è quello che facciamo».