L’equipaggio del Centro socio riabilitativo Capotorti di Tarquinia partecipa alla regata Mare Libera all’Isola d’Elba
5 ragazzi, 2 educatori e lo skipper timoneranno la Biko, barca a vela di 44 piedi, nelle acque di Portoferraio
L’equipaggio del Centro socio riabilitativo di Tarquinia parteciperà dal 2 al 4 giugno all’edizione 2017 di Mare Libera, il raduno nazionale della vela solidale, per la seconda volta organizzata a Portoferraio nella cornice della darsena Medicea. L’equipaggio del Centro, composto da 5 ragazzi, 2 educatori e lo skipper, partecipa fin dall’inizio alla manifestazione, come evento conclusivo dell’attività svolta durante l’anno alla darsena di Civitavecchia.
Il CSR di Tarquinia, insieme alla Asl di Viterbo ed alla Cooperativa Sociale Alice, promuove l’attività in barca a vela per ragazzi con disabilità dal 2003. “Le precedenti edizioni di Mare Libera - spiega Daniela Venturi, assistente sociale e componente, per il Distretto A della Asl, del comitato di gestione intercomunale del Cento Capotorti - si sono svolte a Genova, Catania, Brindisi, La Spezia, Porto Torres, Napoli, Rimini, Cala Galera. Quest’anno i ragazzi timoneranno la ‘Biko’, barca a vela di 44 piedi. In questi anni abbiamo maturato un’esperienza importante e conosciuto alcuni dei protagonisti dell’universo barca a vela. Nel 2004, ad esempio, il nostro equipaggio, per la regata a Cala Galera, ha avuto al timone Cino Ricci, skipper di Azzurra all’America’s Cup. I ragazzi sono partiti oggi, primo giugno, per prendere possesso della barca, organizzare la cambusa e soprattutto visionare il campo di gara e le previsioni di vento per elaborare la strategia che, speriamo, si riveli vincente. Per 5 giorni la barca e il mare saranno la loro casa”.
La manifestazione è organizzata dall’Unione vela solidale, in collaborazione con la sezione di Portoferraio di Lega navale italiana e con lo Yacht Club Portoferraio.
Dal 2003 l’Unione italiana vela solidale estende l’antica consuetudine della solidarietà tra marinai alla parte più debole della società e trasforma la navigazione in un mezzo per migliorare la vita delle persone. “Scopo di UVS – conclude Daniela Venturi - è rappresentare e promuovere, attraverso i propri associati, progetti di educazione, qualificazione e riabilitazione sociale, realizzati mediante l’utilizzo della vela”.