Scienze e tecniche dignostiche, modifiche professionali positive dopo il corso di laurea
Lo rivela la tesi di Lucia Alfonsi. La sua indagine statistica ha preso in esame le esperienze che hanno frequentato il corso dal 2007 al 2013
(M. Gob) - Partire da una statistica, svilupparla e confezionarla come tesi di laurea e lanciare un messaggio di speranza in tempi in cui rimane difficile uscire da un corso di studi e ritrovarsi immediatamente nel mondo del lavoro. Questi passaggi, sono stati i cardini ispiratori del lavoro svolto da Lucia Alfonsi, tecnico di radiologia l’azienda ospedaliera di Perugia ed ex studentessa del corso di laurea magistrale in Scienze e tecniche dignostiche dell’Università La Sapienza con sede a Viterbo.
Lucia, che si è laureata lo scorso novembre, ha realizzato una tesi (Valutazione del percorso di crescita professionale laureati magistrale in scienze e tecniche diagnostiche: analisi statistica pluriennale) il cui scopo è stato quello di valutare, nello specifico, quanto il conseguimento della laurea magistrale (laurea specialistica per chi ha già ottenuto il diploma triennale) favorisca il cambiamento di posizione lavorativa per tutti quelli che occupano già un posto di lavoro e per gli altri che sono alla ricerca di occupazione. Per creare la tesi, la studentessa umbra ha svolto un’indagine statistica su quasi la totalità degli studenti (112 su 119) che hanno frequentato il corso a partire dalla sua attivazione nell’anno 2007/08, fino al 2012/13. L’elevato tasso di risposta, pari al 86,8%, ha permesso di garantire un’alta attendibilità dei risultati.
"Ho cercato di sviluppare questa tesi, uscendo un po’ da canoni standard del mio corso – racconta la nascita e lo sviluppo del proprio lavoro accademico Lucia –. Insieme ai miei relatori volevamo verificare l’incidenza che un buon corso di laurea ha nella vita lavorativa degli studenti che lo frequentano. Negli ultimi quattro anni ho sempre lavorato e anche durante la mia permanenza a Viterbo per motivi di studio, ero occupata in un ospedale della Toscana. Non è stato facile far conciliare le due cose, ma la formazione che mi ha dato la laurea magistrale è stata importantissima per i miei fini e per la mia conoscenza lavorativa. Spesso si dice che serva prendere la laurea per il pezzo di carta, ma nel mio caso e in quello di tanti altri studenti che hanno frequentato il corso a Viterbo, i benefici lavorativi sono stati evidenti”.
L’indagine svolta per creare la tesi ha portato a numeri e risposte che lasciano capire bene l’incidenza che ha avuto sugli studenti il conseguimento della laurea magistrale. Ben il 40% degli intervistati ha affermato di aver raggiunto modifiche professionali positive dopo il corso di laurea: ricoprendo una carica dirigenziale nel 15,4% dei casi, l’ottenimento di una posizione organizzativa per il 5,13% degli interpellati, la possibilità di acquisizione di una docenza nel 28,2% e lo svolgimento di attività di ricerca per il 2,6% degli studenti. Oltre il 48% dei laureati ha dichiarato che il percorso di studi ha contribuito a modificare positivamente i comportamenti professionali, ritrovando utile nel luogo di lavoro quanto appreso durante il corso magistrale.
“Ho vissuto direttamente questa situazione nel mio percorso lavorativo – racconta Lucia – mentre lavoravo in ospedale in Toscana mi è capitata una situazione che stavo affrontato in sede accademica. Non capita spesso di ritrovarsi ad analizzare situazioni che poi puntualmente accadono in ambito lavorativo. Questa è stata la molla che mi ha spinto a svolgere una tesi di questo tipo che mi ha sorpreso anche per i tempi con i quali gli intervistati hanno detto di aver avuto cambiamenti in ambito lavorativo: nel 69% dei casi il cambiamento è avvenuto immediatamente o entro un anno dal conseguimento della laurea”.
Il 97% degli intervistati ha affermato di essere soddisfatto del corso di laurea, con una porzione di insoddisfatti che si è attestata intorno al 3% con quest’ultimi che riterrebbero utile apprendere ulteriori elementi manageriali.
“Lo scopo della tesi e dell’indagine che ne è scaturita era quello di dimostrare ed evidenziare che un buon corso di laurea specialistica come quello di Scienze e tecniche diagnostiche che si svolge a Viterbo, rappresenta uno dei presupposti fondamentali per la formazione degli studenti, da cui può scaturire una ricaduta positiva sul contesto lavorativo – rivela il direttore didattico del corso Giorgio Barnabei – nel percorso dei nostri studenti cerchiamo di creare delle situazioni che ricalchino le difficoltà che possono essere incontrate in ambito lavorativo. La maggior parte di quelli che frequentano e si iscrivono al corso di laurea magistrale, già lavora e cerca da noi un’offerta che possa formare ulteriormente il bagaglio di conoscenze tecniche. La tesi di Lucia dimostra che a Viterbo questo è possibile e i prossimi obiettivi che ci poniamo come percorso didattico sono quelli di far crescere il numero degli studenti soddisfatti del proprio miglioramento formativo e lavorativo avvenuto dopo il conseguimento della laurea magistrale nel nostro corso”.