Assistenza disabili, gli obiettivi della Asl per il sostegno ai portatori di handicap
In un incontro sui diritti dei disabili sanciti dalla Convenzione Onu, istituzioni e enti socio-sanitari si sono incontrati per discutere del futuro dell'assistenza riservata al disabile adulto. Rusch: «Creare percorsi personalizzati per la gestione del paziente»
Maggiore attenzione verso il mondo della disabilità con l’obiettivo di creare un sistema socio-sanitario più attento ai diritti e alla dignità delle persone portatrici di handicap È questo il messaggio che è emerso dall’incontro sui diritti della Convenzione Onu per i disabili che si è tenuto lo scorso venerdì nell’aula magna dell’Università della Tuscia, organizzato dalla Asl e dall’associazione Amici di Galiana.
Dagli interventi della giornata si è evidenziato come il percorso formativo delle persone con disabilità sia rallentato e a volte ostacolato dall’inadeguatezza delle risposte socio-educative fornite dal contesto famigliare e socio-sanitario. «Nel corso degli anni abbiamo assistito alla messa in atto di un sistema assistenziale del tutto inappropriato che ha portato al bisogno di individuare nuove soluzioni da offrire» – afferma Gilda Rusch, responsabile del servizio “Disabile adulto” della Asl e tra i responsabili scientifici dell’incontro.
Al centro dei lavori della conferenza lo sviluppo di una rete che favorisca la creazione di forme di tutela alternative a quelle attualmente esistenti. «È necessaria la trasformazione dei grandi istituti in nuclei più piccoli in cui sia possibile assistere singolarmente i pazienti affetti da disabilità – continua Rusch -. La creazione di un percorso individuale di recupero può rappresentare un valido supporto per la gestione delle problematiche del paziente».
Al convegno hanno partecipato tra gli altri il prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero e l’assessore ai Servizi sociali, Fabrizio Fersini. Gli interventi dei relatori sono stati coordinati da Antonio Panichelli, neuropsichiatra del servizio Disabile adulto della Asl.