Disagio mentale e natura, un convegno a Viterbo per riconoscere il valore della montagnaterapia
Riflessioni e valutazioni sul progetto destinato a pazienti con disagio mentale in un incontro a Viterbo il prossimo 14 ottobre. Trisolini, direttore Dipartimento di salute mentale della Asl: «Un'esperienza dalla forte valenza emozionale»
La natura come mezzo terapeutico per favorire il processo riabilitativo di pazienti affetti da disagio mentale dei Centri diurni psichiatrici della Provincia di Viterbo. Questo l’obiettivo del progetto di montagna terapia avviato un anno fa dalla Asl in collaborazione con il Club alpino italiano e i cui risultati saranno resi pubblici in un incontro che si terrà il prossimo 14 ottobre a Palazzo Gentili.
«La montagnaterapia – afferma Alberto Trisolini, direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl – mira a sviluppare la capacità d’introspezione e relazione tra pazienti affetti da problemi di tipo psichiatrico. Il nostro obiettivo è stato quello di cercare di migliorare la loro qualità della vita offrendo un’esperienza psicosociale dalla forte valenza relazionale ed emozionale».
Al percorso terapeutico hanno partecipato piccoli gruppi composti fino da un massimo di dieci persone. «Restringendo il numero di partecipanti abbiamo agevolato il contatto diretto gli uni con gli altri – continua Trisolini -. Gli stessi operatori si sono sottoposti a una formazione specifica per l’acquisizione delle competenze clinico-metodologiche necessarie a favorire il processo d’interazione. A distanza di un anno è tempo di tracciare un bilancio e analizzare i risultati positivi ottenuti».
Il convegno si terrà martedì 14 ottobre dalle 9,30 alle 13 nella sala conferenze dell’Amministrazione provinciale di Viterbo. Oltre allo stesso Trisolini, parteciperanno Alessandro Selbmann, Presidente del Club alpino italiano e Paolo Di Benedetto, psichiatra del Dipartimento di salute mentale della Asl.