Leucemia, la Ausl di Viterbo in un network per sconfiggere la malattia
Combattere la leucemia mieloide cronica attraverso un'infrastruttura medica ramificata sull'intero territorio nazionale. Il laboratorio di Biologia molecolare di Belcolle riconosciuto all'interno del progetto Labnet
Una rete di strutture per la diagnosi e il monitoraggio molecolare della leucemia mieloide cronica. Il laboratorio di Biologia molecolare dell’ospedale di Belcolle fa il suo ingresso nel network Labnet, unendosi ad altri 42 centri presenti sul territorio nazionale per la cura della malattia. Questo importante obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno congiunto messo in campo dalle unità operative del nosocomio viterbese di Ematologia, diretta da Marco Montanaro, e di Citologia e citogenetica, diretta da Roberto Ottaviani.
Una buona notizia per tutti i pazienti affetti dalla neoplasia che nel Viterbese potranno ricevere assistenza e cure adeguate in strutture sottoposte a controlli periodici a garanzia dei requisiti di qualità richiesti dal progetto.
«La leucemia mieloide cronica è causata da un’alterazione delle cellule staminali del midollo osseo, dalla quale si originano tutte le altre cellule del sangue – spiega Roberto Ottaviani, direttore dell’unità dipartimentale di Citologia e citogenetica -. Questa modifica provoca una produzione in eccesso di globuli bianchi che in breve colonizza il sangue periferico e la milza, dando via libera all’evolversi della malattia».
I sintomi iniziali sono scarsi e aspecifici e di solito non destano preoccupazione in chi ne è colpito. La malattia nel suo stadio iniziale può provocare mancanza di forza, febbricola, sudorazione notturna, perdita di peso. Per questo il più delle volte si scopre della leucemia mieloide solo dopo un’analisi di routine del sangue.
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati tra gli 800 e i 900 nuovi casi. Attualmente in campo medico si concentrano gli sforzi per frenare l’attività delle cellule geneticamente anomale che causano la malattia. L’adesione alla rete consentirà all’unità di Ematologia di Belcolle di garantire una migliore gestione della malattia, ottimizzando l’approccio terapeutico per ogni singolo paziente.
L’inserimento nel progetto Labnet è stato possibile grazie al contributo del volontariato (tra cui l’Associazione italiana contro le leucemie) e in seguito al lavoro di ricerca svolto dalle dottoresse Francesca Celesti dell’unità di Ematologia e Silvia Quattrociocchi dell’unità dipartimentale di Citologia e citogenetica.